Indice articoli
Sono stato in Giappone per 17 giorni. Pochi per dire di aver visitato il Paese, abbastanza per riportare delle impressioni che esprimo in qualche riflessione, senza la pretesa di scrivere un diario di viaggio-tipo per una delle tante rubrica “turisti-per-caso”. Infatti, non troverete qui indicazioni di alberghi, descrizioni di luoghi visitati, costi sostenuti, ma soltanto una raccolta di emozioni in un incontro breve senza la preoccupazione di rispettare i canoni turistici prefissati. Comunque il mio programma di viaggio ha ricalcato quello consigliato a chi si avvicina per la prima volta al Giappone: da Osaka a Tokyo per i principali centri di Nara, Kyoto, Kanazawa, Takayama (il viaggio può essere svolto anche all’inverso da nord verso sud, ma la prima scelta offre il vantaggio di arrivare alla capitale con un minimo di preparazione e di allenamento alla infinità di cose della città e che possono apparire travolgenti, o almeno così lo pensavo io).
Con una premessa.
Tutti i principali tour operatori presentano programmi di viaggio in Giappone, di solito di una dozzina di giorni, con possibili estensioni, più o meno indicando nei loro cataloghi le località più “gettonate”, minime indicazioni orientative e le solite immagini di richiamo: il traffico di Tokyo, il monte Fugji, il treno proiettile, richiamo ai templi più famosi.... e quindi il Giappone, paese già lontano e misterioso, con una lingua incomprensibile, appare oggi fascinosamente alla portata di tutti e la presenza di semplici turisti italiani e non dei tradizionali operatori economici la si avverte.
Ma perché scegliere questa meta, superando qualche incertezza iniziale?
SITO INDIPENDENTE sponsorizzato da "Didatec"
© Didatec di Urbani Francesco - Via Galvani, 33 - 36078 Vladagno (VI) P.I. 03601840246